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Focus Ophelia: l'ex-uragano effettua il landfall in Irlanda

Come da previsioni, che sono andate sempre piú raffinandosi nel corso della giornata di ieri, l’ex uragano Ophelia (che solo 48 ore fa aveva raggiunto lo status di Categoria 3 sulla Scala Saffir-Simpson con venti nel range compreso tra i 178 e i 208 km/h, e raffiche fino ai 225 km/h) ha effettuato il landfall sulla costa occidentale della Repubblica d’Irlanda, andando ad interessare principalmente tutta la costa meridionale con mareggiate estese, blackout e danni diffusi, con purtroppo anche qualche vittima.

Nell’immagine satellitare allegata all’articolo, fornita dal satellite Terra della NASA, possiamo osservare il ciclone extratropicale in tutta la sua estensione, dalle acque dell’Atlantico fino alla costa orientale della Gran Bretagna, mentre l’occhio si trovava, al momento dello scatto, sulla contea di Kerry.
La raffica di vento piú elevata é stata registrata al faro di Fastnet, con il valore di 189 km/h! Venti sostenuti hanno comunque continuato a interessare per ore l’isola verde, mentre la vasta area di maltempo si spostava gradualmente verso NNE. La pressione barometrica minima (alla Valencia Station) registrata é stata di ben 959 hPa, degna di un sistema depressionario generatosi dal decadimento di un uragano.
Durante la nottata odierna traslerá verso la Scozia settentrionale, interessando con piogge e venti (seppur meno intensi) anche la mia posizione nelle Ebridi Esterne, per poi abbandonare il Regno Unito nella giornata di domani, accelerando verso NE. Una conseguenza annessa sono state le calde temperature (fino a +24/+25°C) che sono state registrate nel sud dell’Inghilterra, insieme all’arrivo di aria ‘sporca’ e carica di fumo proveniente dagli incendi che purtroppo stanno coinvolgendo il nord della Penisola Iberica, e che risulta facilmente visibile nell’immagine satellitare stessa.
Giuseppe Petricca

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