Rapido passaggio perturbato per il versante orientale nella giornata di domani
[Aggiornamento a cura di Giuseppe Marcello dell’Associazione AQ Caput Frigoris].
fig1, geopotenziali previsti per la giornata di domani, 28/01, sul piano isobarico di 500hpa e pressione al suolo, secondo il modello americano Gfs nell’emissione del 23/01 00z
Ci eravamo lasciati con la possibilità di un peggioramento più deciso nella seconda metà della settimana odierna, eventualità non del tutto accantonata ma ormai drasticamente ricalibrata da tutti i principali centri di calcolo. Se nel lungo termine la possibilità di una saccatura più decisa sull’Italia veniva potenzialmente simulata da alcuni modelli (fig1 – previsione elaborata il 23/01 per la giornata di domani), altri ne vedevano un coinvolgimento appena marginale e, come spesso accade in ambito previsionale negli ultimi tempi, a prevalere è stata ancora una volta la linea, per così dire “peggiore” (fig2 – geopotenziali a 500hpa e pressione al suolo elaborati oggi per la giornata di domani).
fig2, geopotenziali previsti per la giornata di domani, 28/01, sul piano isobarico di 500hpa e pressione al suolo, secondo il modello americano Gfs nell’ultima emissione odierna 27/01 06z
Questo si tradurrà in una fase molto breve di maltempo e poco proficua da un punto di vista precipitativo, come ci suggeriscono anche le simulazioni di accumulo precipitativo elaborate da Wxcharts sulla base dell’ultima emissione del centro europeo ECMWF (fig3).
fig3, precipitazione cumulata (in mm) fino alla notte di sabato 29/01 secondo le previsioni fornite dal centro di calcolo europeo ECMWF
Tutto questo a causa dell’assetto anticiclonico presente in Atlantico, troppo “orizzontale”, con asse SW/NE e disturbato, inoltre, anche da una cosiddetta palude barica posizionata intorno alle isole Canarie. Sull’Europa, invece, la circolazione anticiclonica cui abbiamo appena accennato porterà ad un disturbo della corrente a getto polare (fig4) che subirà l’ondulazione necessaria all’instaurarsi di una saccatura fredda di estrazione artico marittima che comprenderà gran parte dell’Europa orientale e Russia occidentale e che molto verosimilmente farà vedere i suoi effetti ancora una volta sulle aree disposte intorno al Mar Egeo nei giorni successivi.
fig4, mappa previsionale della corrente a getto, individuata sul piano isobarico di 300hpa, per la giornata di domani secondo il modello americano Gfs
Appena lambita sarà invece la costa adriatica dove tra il tardo pomeriggio e la serata di venerdì il passaggio del sistema frontale sui vicini Balcani porterà ad un rinforzo dei venti dai quadranti orientali e a deboli episodi convettivi, perlopiù innescati dallo scorrimento di aria più fredda sul mare e da un blando boundary di basso livello tra i venti di Grecale e vento da nordovest (fig5), convezione potenzialmente sostenuta in media troposfera dall’isoterma di -30°C (fig6).
fig5, venti al suolo previsti per la serata di domani, 28/01, elaborati dal modello sperimentale Wrf con risoluzione a 2km
fig6, temperature previste per la serata di domani sul piano isobarico di 500hpa (5500 metri circa). Previsione elaborata dal centro europeo per le previsioni a medio termine “ECMWF”
Rovesci che secondo le simulazioni modellistiche sembrerebbero essere relegati principalmente al basso Abruzzo, Molise e Puglia (fig7). Non da escludere qualche fulmine in Adriatico e precipitazioni a carattere di Graupel per le zone maggiormente interessate dai rovesci. Le temperature subiranno un calo, specie nella giornata di sabato, con le isoterme fino a -5°C sul piano isobarico di 850hpa (altezza di circa 1500 metri).
fig7, mappa previsionale per la serata di domani, 28/01, con precipitazione oraria, pressione al suolo e nuvolosità secondo il modello ARPEGE
Per l’inizio della prossima settimana una ondulazione analoga del getto potrebbe rendersi responsabile di un peggioramento ma, come per la situazione appena analizzata, la modellistica di riferimento vacilla ancora sui possibili scenari e quindi sulla reale portata di una eventuale fase di maltempo. Cercheremo di raccontarvela nei prossimi aggiornamenti e grazie alle previsioni sempre aggiornate del nostro Thomas Di Fiore e di Giovanni De Palma.
– Giuseppe Marcello, Meteo AQ Caput Frigoris