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Stratosfera: intensificazione con successivo warming

Dopo i mesi di Settembre ed Ottobre, con il vortice polare stratosferico in graduale rinforzo (come la stagione corrente vuole) proprio in questi giorni si é raggiunto un nuovo massimo tra tutti i set di dati disponibili dal 1979 ad oggi.

Come é possibile vedere dall’immagine sottostante infatti l’enorme ciclone in stratosfera é in piena forma con una media dei venti emisferici alla latitudine di 60° (Oslo, Stoccolma come riferimento) e alla quota di 30km danno valori nei dintorni dei 150 km/h, un numero di tutto rispetto a quelle quote.

Tuttavia, nell’immediato futuro (la seconda parte di Novembre) i modelli prevedono una graduale diminuzione della sua intensitá, dovuta ad un warming (riscaldamento) che partendo dalle quote piú alte della stratosfera si propagherá pian piano fino ai piani piú bassi.

Cosa comporterá questo per lo scenario barico europeo ed italiano? Data la distanza temporale non é possibile avere precise informazioni, tuttavia, in senso piú generale, un vortice stratosferico che non sia una ‘trottola’ intensa andrá quasi sempre a generare ripercussioni in troposfera, e quindi evoluzioni nelle figure bariche sul nostro continente.

Quello che ci si puó aspettare da situazioni del genere é una alternanza tra alte e basse pressioni, con situazioni in continuo cambiamento man mano che i giorni avanzano verso l’inverno, come ora si prevede una maggiore influenza dell’Atlantico sul bacino del Mediterraneo, a causa di un blocking in formazione sull’Europa dell’est e la Russia, che andrá ad impedire il normale avanzamento dei flussi zonali occidentali. Ne riparleremo nei prossimi aggiornamenti.

 

Giuseppe Petricca

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